La lavanda è una pianta ornamentale ma anche dalle proprietà officinali, quindi propedeutiche per il benessere e la bellezza. In questo articolo cercheremo di capire perché coltivare la lavanda, in vaso sul terrazzo o in casa o in giardino, può essere un’ottima idea non solo per arredare e abbellire ambienti interni o esterni ma anche per poter sfruttare tutte le potenzialità di questo fiore delicato, dal colore particolarissimo e dal profumo intenso e gradevole.
Perché coltivare la lavanda
Chi ama le piante, in genere, ama anche le sfide di coltivazione. La lavanda è una pianta relativamente semplice da far nascere e crescere rigogliosa ma non si limita ad essere un bel cespuglio fiorito e profumato da relegare in un angolo del terrazzo o del giardino a scopo puramente arredativo. Infatti stiamo parlando di una pianta classificata come officinale il che significa che le sono riconosciute, dalla medicina alternativa e olistica, caratteristiche curative e terapeutiche nonché utili per il benessere e la cura estetica della persona e degli ambienti.
Innanzitutto il profumo di lavanda, delicato ma intenso e persistente, ha il potere di calmare la mente, infondere tranquillità e combattere gli stati ansiosi anche in chi soffre di panico o ipocondria. Concilia il sonno e stimola la visualizzazione creativa, le attività oniriche e la formulazione di pensieri positivi.
Se coltivata all’esterno attrae le api, insetti indispensabili per la sopravvivenza del nostro Pianeta che tutti noi dovremmo contribuire a proteggere. I fiori di lavanda essiccati diventano profumatori naturali e totalmente biodegrabili da mettere nei cassetti e negli armadi. Infine, la lavanda è anche un ingrediente utile in cucina, utilizzato soprattutto come aromatizzatore in ricette dolci o tisane e infusi dalle proprietà benefiche.
La lavanda: un fiore bello e utile
Se ti stai ancora chiedendo perché coltivare la lavanda sappi che ci sono ancora tante risposte che ti sorprenderanno e tante curiosità che ti faranno venire voglia di acquistare subito un vaso e dei semi di questa pianta. La lavanda è utilizzata, in ambito erboristico, per realizzare fitofarmaci che curano gli stati ansiosi lievi, l’insonnia, l’agitazione.
Gli infusi a base di fiori di lavanda, messi a macerare in acqua bollente per una ventina di minuti e poi filtrati e dolcificati con miele, sono un toccasana per tutti coloro che faticano a prendere sonno o che soffrono di risvegli frequenti e incubi ricorrenti. Inoltre, il profumo di lavanda è molto utilizzato in aromaterapia per contrastare l’ansia da prestazione che può attanagliare lo stomaco prima di un esame o di un evento importante, il nervosismo provocato dallo stress e tutti gli stati di iper-eccitazione nervosa che possono provocare il classico mal di testa da fine giornata.
Realizzare un’acqua profumata alla lavanda, da applicare sui polsi e all’altezza della gola ogni mattina per beneficiare dei poteri calmanti del suo aroma, è molto facile: basta mettere a macerare i fiori maturi in acqua per alcuni giorni, filtrare il liquido e trasferirlo in un piccolo contenitore di vetro munito di nebulizzatore. Sei un apicoltore? Allora ti spieghiamo perché coltivare la lavanda insieme alle tue piante da miele.
La lavanda è una pianta mellifera. Ciò significa che dal suo nettare le api producono un miele dall’aroma e dal profumo molto particolare e apprezzato. Il miele di lavanda mantiene la fragranza delicata e persistente del fiore vivo e ha un sapore con un leggero retrogusto amarognolo molto apprezzato da chi non ama il gusto eccessivamente dolce.
Ad esempio, questo miele speciale è molto indicato per dolcificare tisane e infusi, il the verde o nero e trova largo impiego in pasticceria in quanto conferisce ai dolci e alle creme un sapore particolare che smorza la dolcezza e rende il piatto più interessante e innovativo.
C’è anche chi gradisce gustare il miele di lavanda al naturale, utilizzandolo spalmato sulle classiche fette biscottate a colazione o merenda, il che lo rende un prodotto che trova ampio e vasto mercato grazie alla sua versatilità che gli permette di essere un dolcificante ma anche una spezia. Inoltre, le api gradiscono molto il nettare di lavanda e averne un bel cespuglio nel proprio allevamento aiuta ad attirare nuovi esemplari e ad intensificare la produzione di miele.