La bioedilizia è una filosofia di costruzione sostenibile che mira a ridurre l’impatto ambientale delle costruzioni edili. Ciò viene realizzato attraverso l’utilizzo di materiali naturali e di tecniche di costruzione che riducono l’impiego di energia e la produzione di rifiuti.
Uno dei principali materiali utilizzati nella bioedilizia è il legno, sia come struttura portante che come isolante termico. Il legno ha un alto potere isolante e può essere facilmente riciclato o bruciato come fonte di energia. Inoltre, durante il processo di crescita, gli alberi assorbono anidride carbonica dall’atmosfera, contribuendo così a ridurre l’effetto serra.
Altre opzioni per la costruzione in bioedilizia includono la terra, il fango e la paglia. La terra può essere utilizzata per creare muri portanti o per fare mattoni. Il fango è spesso utilizzato come isolante termico e come materiale di riempimento. La paglia è un altro materiale comunemente utilizzato come isolante termico, sia nei muri che nel tetto.
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Le agevolazioni messe in campo a favore della bioedilizia
In Italia, ci sono diverse agevolazioni fiscali per le costruzioni in bioedilizia. Ad esempio, l’Ecobonus, introdotto dal Decreto Rilancio del 2020, prevede una detrazione del 50% per gli interventi di ristrutturazione edilizia che comportano il miglioramento della prestazione energetica dell’edificio. Ci sono anche diversi incentivi per la costruzione di nuove case in bioedilizia, come ad esempio il Bonus Casa, che prevede una detrazione del 50% per le nuove costruzioni ad alta efficienza energetica.
Importanti interventi sono anche inseriti nel PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che vede l’interesse non sono dei principi riportati sopra, ma anche quelli legati alle catene del riciclo e di utilizzo degli scarti di industrie o processi di varie tipologie.
Inoltre, in Italia esiste una rete di aziende e professionisti specializzati nella bioedilizia, che offrono consulenza e servizi per la progettazione e la realizzazione di edifici sostenibili. Ci sono anche diverse associazioni e gruppi di promozione della bioedilizia, che promuovono l’utilizzo di materiali e tecniche sostenibili nell’edilizia.
In definitiva, la bioedilizia rappresenta un’importante alternativa alle costruzioni tradizionali, poiché permette di ridurre l’impatto ambientale degli edifici e contribuire a creare ambienti sani e confortevoli per le persone. Grazie alle agevolazioni fiscali e alla crescente consapevolezza ambientale.
I vantaggi della bioedilizia
La bioedilizia viene ritenuta importante non solo per gli impatti direttamente ambientali. Utilizzare questi principi viene ritenuto importante anche dal punto di vista visivo. Infatti questa tipologia di costruzione è considerata a basso impatto visivo nell’ambiente. Fondamentale per quei territori sotto vincoli paesaggistici naturali.
Un altro importante aspetto della bioedilizia è la progettazione bioclimatica, che mira a sfruttare al meglio le risorse naturali disponibili nell’ambiente, come il sole, il vento e l’acqua, per ridurre al minimo l’impiego di energia artificiale. Ad esempio, gli edifici progettati in modo bioclimatico potrebbero sfruttare l’energia solare attraverso l’utilizzo di pannelli fotovoltaici o di vetrate a doppio vetro orientate verso sud per catturare il calore solare in inverno. Oppure, potrebbero utilizzare il vento per raffrescare gli ambienti attraverso l’utilizzo di sistemi di ventilazione naturale.
Un altro materiale comunemente utilizzato nella bioedilizia è il calcestruzzo cellulare, che è un materiale leggero e facile da lavorare, ottenuto mescolando cemento, acqua e aria. Il calcestruzzo cellulare è particolarmente adatto per l’utilizzo in edifici a basso impatto ambientale, poiché ha un alto potere isolante e può essere facilmente riciclato.
Altre tecnologie utilizzate nella bioedilizia includono il riscaldamento a pavimento, che permette di distribuire il calore in modo uniforme nell’ambiente, e il sistema di raffrescamento a evaporazione, che sfrutta l’evaporazione dell’acqua per raffrescare l’aria.
Inoltre, molti edifici in bioedilizia sono progettati per essere autosufficienti dal punto di vista energetico, utilizzando fonti rinnovabili di energia, come il sole, il vento e l’acqua, per soddisfare le loro esigenze di riscaldamento, raffrescamento e illuminazione.
In definitiva, la bioedilizia rappresenta una soluzione sostenibile per la costruzione di edifici a basso impatto ambientale, che sfrutta materiali naturali e tecnologie a basso consumo energetico per creare ambienti confortevoli e sani per le persone. Grazie alle agevolazioni fiscali e alla crescente consapevolezza dei vantaggi ambientali e della sostenibilità, la bioedilizia sta diventando sempre più popolare in Italia.
Le aziende che operano nella bioedilizia quali attestazioni dovrebbero avere?
Può un calzolaio andare in giro con le scarpe rotte? Ovviamente no. Nella selezione di un’azienda costruttrice che operi nella bioedilizia si devono considerare i seguenti fattori:
- certificazioni ambientali: attestazioni rilasciate da un organismo di terza parte, che valuta la conformità dell’azienda rispetto a norme e standard di certificazione. Le più importanti si riferiscono al sistema di gestione per la qualità ISO 9001, ambiente ISO 14001, salute e sicurezza sul lavoro ISO 45001;
- tracciabilità dei materiali: capacità dell’azienda di dimostrare la provenienza e veracità dei materiali utilizzati;
- reputazione aziendale: valutare quanto sia conosciuta l’azienda, se è solita pubblicare progetti effettuati, se sia chiaro da chi è composta.
La valutazione di questi fattori servirà per non incappare nei fenomeni di greenwashing, che ‘grazie’ alla spinta dei progetti di transizione ecologica, vede molti furbetti approfittare di agevolazioni non dovute.
Per farsi un’idea di che cosa significhi certificazione ambientale, da ricercare in un’azienda di costruzione per la bioedilizia, segnaliamo una utile risorsa, che potrai leggere cliccando al link di seguito: www.sistemieconsulenze.it/certificazione-iso-14001/